giovedì 28 novembre 2013

Recensione: Amore e Psiche di Apuleio




IN LETTURA:Titolo: Amore e Psiche
Autore: Apuleio
Casa Editrice: Giunti Y
Numero Pagine: 157
Prezzo: 5.00 Euro

Trama:
Un'antica leggenda riporta una storia immortale di passione tra dèi e umani. Narra del bellissimo dio Amore, figlio di Venere, che perde la testa per la mortale Psiche, figlia di un grande re. Per nascondere la propria infatuazione alla madre, gelosa della bellezza della ragazza, Amore decide di unirsi a lei solo di notte, celandole la propria identità. Psiche sa che le è vietato vederlo e lo accetta, fino a quando non sente la necessità di ribellarsi per conoscere finalmente la verità. Il volume presenta un estratto da Le Metamorfosi.






                                                                                         Il mio commento:
Da tempo immemore desideravo leggere la favola di Amore e Psiche.
Io e il latino non abbiamo avuto un buon rapporto,anzi direi che insieme alla matematica è stato uno dei miei peggiori incubi ,però ricordo che avevo tradotto un pezzettino della storia e ne ero rimasta affascinata. Qualche anno dopo con gioia scopro che la Giunti Y aveva pubblicato il mito ad un buonissimo prezzo. Poi è passato un sacco di tempo ed ora finalmente è mio.
Beh l'ho letto in un pomeriggio.
Da una parte c'è la versione in latino dall'altra quella in italiano,mi è piaciuto provare a vedere se ero ancora in grado di tradurlo (ahahah lol .No il latino l'ho decisamente rimosso,sinceramente col senno di poi mi dispiace)
Ad essere sinceri a me Psiche è stata un po' antipatica ma l'ho letto comunque più che volentieri.
C'è un messaggio nascosto tra le righe?Io qualcosina ho colto: che troppa curiosità non fa mai bene,che di fronte agli ostacoli della vita non bisogna mai arrendersi. Che se combatti per quello che vuoi alla fine verrai ricompensato e che non si è mai soli.
Un mio amico che invece è cinico fino al midollo riassumerebbe il tutto con un "parenti serpenti!"

sabato 16 novembre 2013

Aggiungi un libro alla libreria

Ma quand'è stata l'ultima volta che ho aggiornato questa rubrica? 
Ci guardo..
31 Luglio. 
Accipicchia!

Agosto
Settembre 
Ottobre
Novembre
Dopo quattro mesi il risultato del mio bottino è stato questo

- Questi sono i libri che mi hanno regalato per il mio compleanno:

 


Lui è tornato di Timur Vermes
Ricordate "Le memorie di Schmeed" di Woody Allen?: "Nella primavera del 1940, una grossa Mercedes venne a fermarsi davanti al mio negozio di barbiere al 127 di Königsstrasse ed entrò Hitler. 'Voglio una spuntatina leggera' disse e non tagliatemi molto sopra.'" Schmeed, il barbiere del Reich, depositario dei segreti del Führer. Ecco: il romanzo di Timur Vermes sembra rimandare alla comicità di Allen. È l'estate del 2011. Adolf Hitler si sveglia in uno di quei campi incolti e quasi abbandonati che ancora si possono incontrare nel centro di Berlino. Egli non può fare a meno di notare che la guerra sembra cessata; che intorno a lui non ci sono i suoi fedelissimi commilitoni; che non c'è traccia di Eva. Non può non sentire un forte odore di benzina esalare dalla sua divisa sudicia e logora; e non riesce a spiegarsi l'intorpidimento delle sue articolazioni e la difficoltà che prova nel muovere i primi passi in una città piuttosto diversa da come la ricordava. Regna infatti la pace; ci sono molti stranieri; e una donna (sì, proprio una donna, per giunta goffa), tale Angela Merkel, è alla guida del Reich. 66 anni dopo la sua fine nel Bunker, contro ogni previsione, Adolf inizia una nuova carriera, stavolta a partire dalla televisione. Questo nuovo Hitler non è, tuttavia, né un imitatore, né una controfigura. È proprio lui, e non fa né dice nulla per nasconderlo, anzi, è tremendamente reale. Eppure nessuno gli crede: tutti lo prendono per uno straordinario comico, tutti lo cercano, tutti lo vogliono, tutti lo imitano.

Obsidian di Armentrout Jennifer
Kathy è una blogger diciassettenne con un grande sense of humour, si è appena trasferita in un paesino soporifero del West Virginia, rassegnandosi a una noiosa vita di provincia, noiosa finché non incrocia gli occhi verdissimi e il fisico da urlo del suo giovane vicino di casa. Daemon Black è la quintessenza della perfezione. Poi quell'incredibile visione apre bocca: arrogante, insopportabile, testardo e antipatico. Fra i due è odio a prima vista. Ma mentre subiscono un'inspiegabile aggressione, Daemon difende Kathy bloccando il tempo con un flusso sprigionato dalle sue mani. Sì, il ragazzo della porta accanto è un alieno. Un alieno bellissimo invischiato in una faida galattica, e ora anche Kathy, senza volerlo, c'è dentro fino al collo. Salvandola, l'ha marchiata con un'aura di energia riconoscibile dai nemici che li hanno aggrediti per rubare i poteri di Daemon. L'unico modo per attenuare questo pericoloso marchio è che Kathy stia più vicina possibile a Daemon. Sempre che lei non lo uccida prima...

Noi siamo infinito di Chbosky Stephen
Fra un tema su Kerouac e uno sul "Giovane Holden", tra una citazione da "L'attimo fuggente" e una canzone degli Smiths, scorrono i giorni di un adolescente per niente ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo amore - per la bellissima ragazza con gli occhi verdi che quando lo guarda fa tremare il mondo. Il primo bacio, e lei gli dice: per te sono troppo grande, però possiamo essere amici. Per compensare, Charlie trova una che non gli piace e parla troppo: a sedici anni fa il primo sesso, e non sa neanche perché. Allora lui, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico, al quale racconta ciò che vive, che sente, che ha intorno. Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che quello più grande, fosco e lontano, sia nascosto proprio dentro di lui.

- Questo invece l'ho comprato il mese scorso a Milano



Bridget Jones. Un amore di ragazzo di Hele Fielding
Che cosa fai se la festa per i sessant'anni della tua migliore amica e il trentesimo compleanno del tuo ragazzo cadono lo stesso giorno? È giusto mentire sull'età quando sei a caccia di appuntamenti on-line? È moralmente accettabile farsi fare la piega quando entrambi i tuoi figli hanno i pidocchi? Ma il Dalai Lama twitta personalmente o delega tutto al suo assistente? La tecnologia è ormai diventata il quinto elemento? O ti stai confondendo col legno? Fare sesso con uno dopo sei settimane di SMS è l'equivalente moderno di sposarsi dopo due incontri e sei mesi di corrispondenza all'epoca di Jane Austen? Con in testa questi ed altri, perfino più gravi dilemmi, Bridget Jones inciampa tra un ostacolo e l'altro della sua nuova vita da mamma single. E intanto twitta, messaggia e butta giù elenchi di cose da fare per risvegliare la sua sessualità assopita, a dispetto di quella che alcuni, con espressione odiosa e sorpassata, si ostinano a chiamare mezza età.

- Questi li ho comprati sue settimane fa

 
1.Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde

2.Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr. Hyde di Robert L. Stevenson

3.Dracula di Bram Stoker 

4.Amore e Psiche di Apuleio (già finito di leggere,a breve la mia recensione)














- Per finire questo l'ho comprato stamattina
Non era nella mia lista dei libri da comprare,l'ho trovato per caso spulciando tra gli scaffali. Appena l'ho visto l'ho desiderato e non ho voluto aspettare un altro giorno per comprarlo perché probabilmente poi non lo avrei mai fatto. Non mi ricordo più quando,ma non tanto tempo fa, era venuta ad esibirsi nella mia città. Io purtroppo l'avevo saputo tardi e non sono riuscita ad andarci,e mi dispiace.

Cosa ti manca per essere felice? di Simona Atzori
"Perché ci identifichiamo sempre con quello che non abbiamo, invece di guardare quello che c'è? Spesso i limiti non sono reali, i limiti sono solo negli occhi di chi ci guarda. Dobbiamo fermarci in tempo, prima di diventare quello che gli altri si aspettano che siamo. È nostra responsabilità darci la forma che vogliamo, liberarci di un po' di scuse e diventare chi vogliamo essere, manipolare la nostra esistenza perché ci assomigli. Non importa se hai le braccia o non le hai, se sei lunghissimo o alto un metro e un tappo, se sei bianco, nero, giallo o verde, se ci vedi o sei cieco o hai gli occhiali spessi così, se sei fragile o una roccia, se sei biondo o hai i capelli viola o il naso storto, se sei immobilizzato a terra o guardi il mondo dalle profondità più inesplorate del cielo. La diversità è ovunque, è l'unica cosa che ci accomuna tutti. Tutti siamo diversi, e meno male, altrimenti vivremmo in un mondo di formiche." Questo è un memoir che diventa libro inspirational. Simona Atzori è nata senza braccia, ma ha saputo trasformare questo handicap in un punto di forza, e realizzare i suoi grandi sogni: dipingere e diventare una ballerina (ha danzato anche con Roberto Bolle). Da qualche anno Simona viene chiamata da scuole, associazioni, aziende (e programmi tv), per raccontare la sua storia, ma soprattutto la sua filosofia. Ovvero che ognuno è diverso a modo suo, e non ci manca proprio niente per essere felici.







E voi cosa avete comprato di bello? Quali sono i vostri nuovi libri? Questi li avete letti?

giovedì 7 novembre 2013

Recensione: Perché ci siamo lasciati di Daniel Handler

Capita a volte che mi prenda una pausa di riflessione dal blog. Ci sono periodi in cui la lettura passa un po’ in secondo piano e il primo a rimetterci è proprio Tutto un altro mondo. L’ultima volta che ho scritto un post serio era il sei agosto,il giorno del mio compleanno. Il giorno dopo mi sono lasciata con il mio fidanzato. Era per quello che quel giorno non ero felice,già me lo sentivo. Così ho dovuto rammendare il mio cuore spezzato. Speravo di trovare conforto nei libri ma con mia delusione questa volta sono stati inefficaci,tanto fingevo di leggere perché la mia mente era altrove.
Come se non bastasse devo far fronte a un inevitabile divorzio dei miei genitori,prendendomi cura di mio fratello,prendendomi cura di altri diecimila bambini a lavoro.
Ma mi sono rimboccata le maniche e ci sto lavorando,mi piego ma non mi spezzo!
Ora che la “questione ex-fidanzato” è risolta, il secondo anno di università è avviato e il lavoro è tutto bello organizzato nella mia mente si è liberato dello spazio che conservavo per i libri.
Sono tornata in libreria,che era da una vita che non ci mettevo piede, e ho comprato libri come se non ci fosse un domani.
Direi che come introduzione è abbastanza lunga quindi ora vado al sodo. La recensione che vi presento oggi è Perché ci siamo lasciati di Daniel Handler e non è stata una recensione facile.



TitoloPerché ci siamo lasciati
Autore: Daniel Handler
Casa Editrice: Salani Editore
Prezzo: 16.80 
Numero Pagine: 360

Voto Contenuto: 7
Voto Copertina

Trama:
Una storia d'amore che finisce. Due persone che si lasciano. Min e Ed hanno 16 anni e stanno insieme. Min ha la passione del cinema e vorrebbe diventare regista, Ed è il capitano della squadra di basket. Parlano due lingue diverse, sono l'una l'antitesi dell'altro. All'inizio la sfida è entusiasmante, ma presto si rivela per quello che si sapeva già fin dall'inizio: impossibile. Min lascia Ed, e per spiegargli il perché gli scrive una lettera destinata ad accompagnare una scatola contenente tutti gli oggetti che hanno segnato la loro breve, intensa storia d'amore.




                                                                                         Il mio commento:
Perché ci siamo lasciati l’ho comprato dopo che mi sono lasciata con il ragazzo e l’ho avuto in lettura per dei mesi. La domanda era la stessa che mi ponevo io perché proprio non riuscivo a capirne il motivo. Perché ci siamo lasciati? È colpa mia? Che cosa è andato storto? Avrà avuto un'altra?
Speravo di trovare nel libro un’illuminazione. Speravo di trovare una storia simile alla mia che ho avuto con lui,speravo di trovare una protagonista simile a me, che mi sussurrasse “Ehi guarda,non sei l’unica”.
Come ho detto nella premessa l’inizio l’ho letto un po’ per finta. Infatti non me lo ricordo molto. Poi mi sono resa conto che la loro storia era diversa dalla mia (anche se con il senno di poi alcune cose erano simili come ad esempio esserci conosciuti ad una festa)
Non trovando la stessa storia,non trovando quello che cercavo mi ero arrabbiata e ho proseguito la lettura lentamente senza apprezzarlo come invece meritava. 
In effetti premetto di non aver letto la trama ma spinta a comprarlo solo dal titolo. 
Ero irrazionale e altamente suscettibile,mi davano fastidio quei continui discorsi sui film dai nomi più svariati. 
Ma era stupido credere di trovare nel libro una storia simile alla mia, ogni storia d’amore è unica. Se proprio volevo leggere qualcosa di simile avrei dovuto scriverla io.
Così mi sono dedicata di più al mio diario e a vivere. Uscire con gli amici,riprendere le serate tra amiche single,(evitare gli uomini come la peste ed evitare di stalkerizzare il mio ex su facebook).
Avevo bisogno di tempo insomma
Ora che il pensiero di lui non mi fa più né caldo né freddo ho ripreso in mano il libro ed ho potuto apprezzarlo come si deve.
Partiamo dalle illustrazioni che sono bellissime,impreziosiscono il romanzo e ci accompagnano nella lettura mostrandoci con immagini quello che Min aveva sottomano,quello che per Min non erano semplici oggetti ma ricordi importanti.
Min mi piace,mi sono piaciute le sue battute,il suo modo di pensare fuori dalle righe e un po’ contorto,il suo essere “diversa” che poi diversa non la era.
Ed Slaterton è il classico ragazzo americano,e il classico uomo e il classico stronzo.
Per tutto il libro non capivo quale fosse il motivo per cui si fossero lasciati perché era tutto perfetto,lui era il ragazzo perfetto innamorato che se avesse potuto per lei avrebbe rubato la luna. Bisticciavano ogni tanto ma alla fine facevano sempre pace e si amavano ancora di più,quindi quello non  era un motivo valido per lasciarsi. Era tutto perfetto. Solo nell’ultimo capitolo l’ho capito,sono caduta dal pero insieme a Min. Mai mi sarei aspettata una cosa del genere ed è per questo che il libro mi è piaciuto,perché nel leggero sono diventata Min con i suoi stessi paraocchi. Non ero il lettore freddo e distaccato che avrebbe capito subito come stavano andando le cose ero lei inevitabilmente grazie alla bravura dell’autore. E alla fine mi sono sentita anche io una sciocca per non aver capito come stavano andando veramente le cose. Insomma quando si è innamorati è vero che non si capisce più niente,come se avessimo un velo sugli occhi. Forse è per questo che si sta così male quando un amore finisce,perché il velo cade e ti rendi conto di quanto ingenua sciocca,stupida e chi più ne ha più ne metta sei stata. L’orgoglio ferito poi è il più duro da curare.
Così eccomi qui a stringere al petto questo libro,a darmi della stupida per averci messo così tanto a leggerlo e per non averlo apprezzato fin da subito.

"Un sentimenti o te lo senti oppure no."