venerdì 21 marzo 2014

Aggiungi un libro alla libreria

Io adoro questa rubrica e mi rendo conto che ormai il mio blog sta diventando un po' monotono alternandosi sempre tra recensioni e questo,però insomma adoro comprare libri nuovi e condividere i miei acquisti con voi. Lo adoro, adoro, adoro, adoro, adorooooo
In queste settimane ho dovuto comprare anche libricini per l'università,così ecco qui il mio bottino:


Allora il primo è Opere di Collodi. Sto seguendo un corso di letteratura contemporanea e stiamo analizzando la favola di Pinocchio. Adoro questo corso! 

Sempre per Letteratura Contemporanea un'altro libro che dovevo comprare per poi portarlo all'esame è Caro Michele di Natalia Ginzburg. Finito di leggere ieri e molto apprezzato come anche Lessico Famigliare 

«Caro Michele»: il piú classico degli incipit epistolari è quello che Natalia Ginzburg sceglie come titolo del suo romanzo. Una madre già avanti negli anni ma ancora giovane e un figlio lontano fisicamente e ancor piú (e soprattutto) distante nelle idee, nelle esigenze, negli affetti e nei dolori. Un figlio per il quale la madre prova rancore, ma dal quale non riesce a staccarsi; e l'ultimo, irrescindibile cordone ombelicale è fatto di sole lettere.
Sorta di Lessico famigliare dieci anni dopo, Caro Michele è un romanzo dai personaggi dispersi, divisi dall'incomunicabilità e destinati alla solitudine, e la scelta del genere epistolare suona provocatoria e simbolica.











Un'altro corso che seguo è Pedagogia Interculturale e la professoressa ci ha dato una lista di libri tra cui sceglierne uno da portare all'esame e io ho scelto questo:


Trovare un uomo addormentato nel parco, cospargerlo di benzina e dargli fuoco sembra un modo eccitante di concludere la serata a un gruppo di giovani teppisti; ma c'è un altro ragazzo, Luca, che non fa parte del branco e ha assistito con orrore alla scena, senza osare intervenire. Il senso di colpa non gli dà tregua: va a trovare l'uomo in ospedale e scopre che è un cingalese di nome Rajiva, e vende rose agli angoli delle strade; ora che è immobilizzato a letto, in gravi condizioni, la sua famiglia è condannata a patire la fame. Luca prende una decisione coraggiosa: andrà lui a vendere le rose al posto di Rajiva, travestito da immigrato. È l'inizio di una spiazzante avventura che lo costringe ad abbandonare le sue abitudini di ragazzo di buona famiglia per vedere il mondo dall'altra parte, quella degli ultimi, degli esclusi, sperimentando sulla propria pelle umiliazioni, intolleranza e razzismo. A poco a poco, mentre la sua amicizia con Rajiva si approfondisce, Luca impara a sentire quel vincolo di solidarietà e appartenenza reciproca che lega tra loro tutti gli esseri e al quale diamo il nome di "compassione".


Gli altri libri che seguono invece li ho comprati di mia spontanea iniziativa.
Il primo perché ultimamente vado matta per Marilyn Monroe e mi sono resa conto di non sapere niente di lei
Il secondo è stato un regalo da parte di mio papà
E il terzo perché ultimamente avevo un disperato bisogno di favole, e la Bella e a Bestia è la mia favola preferita.

1: La mia storia di Marilyn Monroe

All'inizio del 1954 Charles Feldman, agente di Marilyn Monroe, contatta Ben Hecht, uno dei più grandi sceneggiatori di Hollywood, per incaricarlo di scrivere "la prima autobiografia di Marilyn". Per un paio di mesi l'attrice e il suo ghostwriter si incontrano. E quella che doveva essere soltanto un'operazione commerciale per la diva in ascesa si trasforma in una lunga confessione senza filtri: l'infanzia negata, le prime esperienze sessuali, la contraddittoria consapevolezza della propria bellezza, l'ingresso a Hollywood, il matrimonio con Joe Di Maggio e il tour in Corea in visita alle truppe americane. Pubblicata solo nel 1974, dodici anni dopo la tragica scomparsa, "My Story" tesse una sorta di controcanto alla cornice aneddotica del mito che da sempre ha circondato Marilyn: la bambina ferita, l'adolescente abusata, la ragazza sfruttata, la donna depressa. In realtà lo sguardo della piccola Norma Jean, che Marilyn cerca per tutta la vita di coprire, non è diverso da quello dell'attrice che tenta disperatamente di sfondare a Hollywood. C'è la stessa levità dei sogni a occhi aperti di Norma nel modo in cui Marilyn descrive il mondo luccicante del cinema, non meno cinico di quello che aveva conosciuto da bambina, ma verso il quale nutre comunque una benevola comprensione. In fondo consapevole che dietro il volto patinato di Hollywood si nasconde una tragica fragilità, la stessa che c'è in lei, dietro la bellezza accecante che l'ha resa famosa. 

2: Matched di Ally Condie

Cassia non ha mai avuto dubbi: la Società sceglierà sempre il meglio per lei. Cosa leggere, cosa amare. In cosa credere. E quando Il volto di Xander appare sullo schermo dell'Abbinamento, il sistema che unisce individui geneticamente compatibili per creare coppie perfette. Cassia non ha incertezze: è lui il suo Promesso, il ragazzo giusto per lei. La sua gioia, tuttavia, non durerà a lungo: un malfunzionamento del Sistema le mostrerà il volto di un'altra persona, proprio prima che lo schermo si oscuri, qualcuno che lei conosce, Ky Markham. La Società le comunica che si è trattato di un errore tecnico, cosa rara in un mondo in cui le sviste non sono ammesse, ma Cassia non può impedirsi di pensare a lui, d'incontrare il volto del ragazzo In ogni suo sogno, in ogni suo pensiero. E una domanda, la più proibita e pericolosa, inizia a farsi strada: e se non fosse lei a essere sbagliata? Se fosse Ky il suo vero Promesso? Quale sarà la scelta di Cassia? Tra Xander e Ky, tra un amore obbligato e un amore che è il simbolo stesso della ribellione, chi avrà la forza di scegliere?



3: La Bella e la Bestia

C'era una volta, tanto tempo fa un ricco mercante. Era vedovo e aveva sei figli, tre maschi e tre femmine. Era un uomo buono e generoso e voleva bene a tutti e sei, ma una sola era la sua prediletta: Belle. Il ricco mercante possedeva tre grandi navi che solcavano i mari del mondo, ma un brutto giorno una tempesta le travolse e le fece affondare. L'uomo perse tutto e la famiglia fu costretta a trasferirsi in campagna. Quando il padre tornò per la prima volta in città, mentre le sue sorelle pretendevano abiti, cappellini e belletti, Belle chiese soltanto una rosa. Fu così che, per accontentarla, il mercante cadde nell'inganno della Bestia, il mostruoso padrone di un castello stregato. Solo Belle può placare la collera della Bestia, derubata della sua rosa più rara: svelando il segreto nascosto nel passato del suo carceriere e sciogliendo l'incantesimo che restituirà a entrambi la libertà e l'amore.

giovedì 6 marzo 2014

Recensione: Obsidian di Jennifer L.Armentrout



Titolo: Obsidian
Autrice: Jennifer L.Armentrout
Casa Editrice: Giunti
Prezzo: 12.00 Euro
Numero Pagine: 334
Voto Contenuto: 7+
Voto Copertina: 
(Preferivo molto di più la copertina originale. I soggetti non mi piacciono!)

Trama:
Katy, una book blogger diciassettenne, si è appena trasferita in un paesino soporifero del West Virginia, rassegnandosi a una noiosa vita di provincia. Noiosa finché non incrocia gli occhi verdissimi e il fisico da urlo del suo giovane vicino di casa: Daemon Black è la quintessenza della perfezione. Poi quell’incredibile visione apre bocca: arrogante, insopportabile, testardo e antipatico. Fra i due è odio a prima vista. Ma un giorno Daemon salva Katy da un’inspiegabile aggressione, bloccando il tempo con... un flusso sprigionato dalle sue mani. Sì, il ragazzo della porta accanto è un alieno. Un alieno bellissimo invischiato in una faida galattica, e ora anche Katy, senza volerlo, c’è dentro fino al collo. L’unico modo per sopravvivere è stare incollata a Daemon. Sempre che lei non lo uccida prima...

                                                                               Il mio commento:
Obsidian è stata una piacevole scoperta. Avevo letto recensioni più che positive e sono contenta sia piaciuto tanto anche a me. Era da un po' che un libro non mi lasciava sfuggire gridolini entusiastici (si dice?)
Allora da cosa partiamo? Dai personaggi, dai..
Katy mi piace un sacco e mi ci sono ritrovata molto. Ho stra-apprezzato che fosse una blogger di libri,non perfetta,magari con qualche chiletto in più del dovuto. Adoravo le risposte che dava a Deamon,il fatto che non si lasciasse mettere i piedi in testa, la sua forza d'animo. Insomma mi sta simpatica e per certi aspetti la prenderei d'esempio.
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(Ecco,lui come modello lo preferisco cento volte di più
che quello sulla copertina italiana. Secondo me assomiglia
 molto più a quello descritto nel libro!)
E poi c'è Deamon, l'alieno bellone.
Vabbè era ovvio fosse un figo pazzesco! Un alieno che viene sulla terra e può decidere quale aspetto assumere è ovvio che mica va a scegliere di diventare un nerd lardoso e brufoloso. Se anche io fossi un alieno mi sarei scelta un po' più alta e un po' più magra (un classico).
E se non fosse stato un figo non credo che molte ragazze avrebbero letto il romanzo con altrettanto entusiasmo, no?
Comunque sia mi è piaciuto anche il suo personaggio. Non è un copia incolla di Edward Cullen.
Deamon è uno stronzo con i controfiocchi, non è il bello e dannato smielato.Non c'è nessuna cascata di cuoricini in questo romanzo, nessuna battuta smielata. No Deamon è proprio una testa di cavolo (per non ripetere la parola stronzo) e Katy sa come non farsi mettere i piedi in testa e rimetterlo al suo posto rispondendogli per le rime. E litigano,litigano e proprio per questi loro battibecchi,questo loro stuzzicarsi che alla fine si crea una fortissima attrazione tra di loro. Si avvicinano,si sfidano ma non succede niente e tu rimani con le budella attorcigliate perché ti aspetti da un momento all'altro un loro bacio ma niente! Così ti ritrovi ad urlare al libro: "Ma cavolo volete baciarvi voi due una volta per tutte ed essere un po' carini?!" ,ma niente il libro non ti sta ad ascoltare.
E poi c'è tutta la storia degli alieni e dei loro nemici..
E Katy ha il malsano senso di mettersi sempre nei guai..
Quindi c'è anche una giusta dose d'azione.
Insomma,per concludere, io non l'ho trovato banale e scontato ma decisamente originale. Mi è piaciuto e sicuramente comprerò i seguiti.

martedì 4 marzo 2014

Recensione: After di Jessica Warman

Titolo: After
Autrice: Jessica Warman
Casa Editrice: Mondadori
Prezzo: 17.00 Euro
Numero Pagine: 411

Voto Copertina: 
Voto Contenuto: 7-

Trama:
Elizabeth ha appena festeggiato i diciotto anni con i suoi migliori amici sullo yacht di famiglia. Durante la notte qualcosa la sveglia. Colpi sullo scafo, da fuori, a pelo d’acqua. Liz esce a guardare… 
In mare c’è un cadavere. Il suo. 
 Mentre si osserva galleggiare con un senso di straniamento e vertigine, la raggiunge Alex, un suo compagno di scuola morto un anno prima. Insieme, i due cercano di capire perché non sono andati “oltre”, perché vagano sulla Terra senza poter comunicare con nessuno eppure vedendo e ascoltando tutto, e per colpa di chi sono morti. Elizabeth assiste così alle indagini sul suo omicidio, e scoprirà che tutti, a cominciare dai suoi genitori, sua sorella e il suo fidanzato, nascondono dei segreti. Che forse sarebbe stato meglio non svelare…

                                                                                         Il mio commento:
After secondo me è un romanzo (autoconclusivo) che lo si apprezza davvero una volta concluso.
All'inizio non capisci bene..
Per buona metà del libro non succede niente di apparentemente importante..Liz si risveglia morta e non ha la più pallida idea su come sia potuto accadere,in realtà ha ben pochi ricordi della sua vita appena passata. Così, in compagnia di Alex (un'altro ragazzo,poveretto, morto) si ritrova a ripercorrere scene del suo passato che in quel momento non si ricordava di aver vissuto. Ma scene molto semplici come ad esempio un ricordo di quando era bambina che giocava oppure di quando era a scuola (Liz era la classica ragazza super popolare)
Ricordi che sul momento non sembrano importanti e un po' ti fanno sbuffare perchè vuoi sapere perché sia morta mentre invece lei passa il suo tempo a rivivere la sensazione di quanto le piacesse correre o tutti i "riti" e passaggi che ogni mattina compiva per risultare sempre perfetta,sempre al top (beh in realtà ci sono anche altri ricordi!). Non sapendo dove l'autrice voleva andare a parare lo trovavo un po' snervante.
Ma alla fine è una vera goduria perché ti ritrovi con la bocca spalancata per lo stupore non appena tutti i tasselli ritornano al loro posto. E' stato un po' come se fossi stata io Liz, abbiamo brancolato insieme nel buio e poi alla fine cavolo che soddisfazione!
E' per questo che secondo me lo si apprezza a fine lettura.
Alla fine anche il ricordo più apparentemente insignificante era importante, magari anche solo per un piccolo dettaglio..ma un dettaglio fondamentale per comprendere il quadro finale. Quindi ti ritrovi a pensare dopo: "Ah ecco perché ci ha fatto rivivere quel ricordo! Era così ovvio, come ho fatto a non capirlo prima?"
Insomma alla fine mi è piaciuto e sono  contenta che sia un romanzo autoconclusivo perché tutti i nodi vengono al pettine in un solo libro e non in diecimila seguiti.
Sinceramente ci sono dei momenti in cui ho cercato di mettermi nei panni della protagonista e ,orrore, mi ha preso un groppo alla gola allucinante. Come dev'essere brutto essere vicino alle persone che ami e non potergli parlare, né toccare, né fare niente per rassicurarle e farle capire che nonostante tutto tu sei lì vicino a loro, che non gli hai abbandonati. Spero non sarà mai così, non potrei mai sopportarlo.
Vabbè dopo questa mia ultima riflessione vi chiedo se anche voi l'avete letto, se vi è piaciuto o se non siete d'accordo con il mio parere. Lascio la parola a voi!