Capita a volte che mi prenda una pausa di riflessione dal
blog. Ci sono periodi in cui la lettura passa un po’ in secondo piano e il
primo a rimetterci è proprio Tutto un altro mondo. L’ultima volta che ho
scritto un post serio era il sei agosto,il giorno del mio compleanno. Il giorno
dopo mi sono lasciata con il mio fidanzato. Era per quello che quel giorno non
ero felice,già me lo sentivo. Così ho dovuto rammendare il mio cuore spezzato.
Speravo di trovare conforto nei libri ma con mia delusione questa volta sono
stati inefficaci,tanto fingevo di leggere perché la mia mente era altrove.
Come se non bastasse devo far fronte a un inevitabile
divorzio dei miei genitori,prendendomi cura di mio fratello,prendendomi cura di
altri diecimila bambini a lavoro.
Ma mi sono rimboccata le maniche e ci sto lavorando,mi piego
ma non mi spezzo!
Ora che la “questione ex-fidanzato” è risolta, il secondo
anno di università è avviato e il lavoro è tutto bello organizzato nella mia
mente si è liberato dello spazio che conservavo per i libri.
Sono tornata in libreria,che era da una vita che non ci
mettevo piede, e ho comprato libri come se non ci fosse un domani.
Direi che come introduzione è abbastanza lunga quindi ora vado al sodo.
La recensione che vi presento oggi è Perché ci siamo lasciati di Daniel Handler
e non è stata una recensione facile.
Titolo: Perché ci siamo lasciati
Autore: Daniel Handler
Casa Editrice: Salani Editore
Prezzo: 16.80 €
Numero Pagine: 360
Voto Contenuto: 7
Voto Copertina: ♥♥♥♥♥
Trama:
Una storia d'amore che finisce. Due persone che si lasciano. Min e Ed hanno 16 anni e stanno insieme. Min ha la passione del cinema e vorrebbe diventare regista, Ed è il capitano della squadra di basket. Parlano due lingue diverse, sono l'una l'antitesi dell'altro. All'inizio la sfida è entusiasmante, ma presto si rivela per quello che si sapeva già fin dall'inizio: impossibile. Min lascia Ed, e per spiegargli il perché gli scrive una lettera destinata ad accompagnare una scatola contenente tutti gli oggetti che hanno segnato la loro breve, intensa storia d'amore.
Il mio commento:
Perché ci siamo lasciati l’ho comprato dopo che mi sono
lasciata con il ragazzo e l’ho avuto in lettura per dei mesi. La domanda era la
stessa che mi ponevo io perché proprio non riuscivo a capirne il motivo. Perché ci siamo lasciati? È
colpa mia? Che cosa è andato storto? Avrà avuto un'altra?
Speravo di trovare nel libro un’illuminazione. Speravo di
trovare una storia simile alla mia che ho avuto con lui,speravo di trovare una
protagonista simile a me, che mi sussurrasse “Ehi guarda,non sei l’unica”.
Come ho detto nella premessa l’inizio l’ho
letto un po’ per finta. Infatti non me lo ricordo molto. Poi mi sono resa conto
che la loro storia era diversa dalla mia (anche se con il senno di poi alcune
cose erano simili come ad esempio esserci conosciuti ad una festa)
Non trovando la stessa storia,non trovando quello che
cercavo mi ero arrabbiata e ho
proseguito la lettura lentamente senza apprezzarlo come invece meritava.
In
effetti premetto di non aver letto la trama ma spinta a comprarlo solo
dal titolo.
Ero irrazionale e altamente suscettibile,mi davano fastidio quei
continui discorsi sui film dai nomi più svariati.
Ma era stupido credere di trovare nel libro una storia
simile alla mia, ogni storia d’amore è unica. Se proprio volevo leggere
qualcosa di simile avrei dovuto scriverla io.
Così mi sono dedicata di più al mio diario e a vivere.
Uscire con gli amici,riprendere le serate tra amiche single,(evitare gli uomini
come la peste ed evitare di stalkerizzare il mio ex su facebook).
Avevo bisogno di tempo insomma

Ora che il pensiero di lui non mi fa più né caldo né freddo
ho ripreso in mano il libro ed ho potuto apprezzarlo come si deve.
Partiamo dalle illustrazioni che sono bellissime,impreziosiscono
il romanzo e ci accompagnano nella lettura mostrandoci con immagini quello che
Min aveva sottomano,quello che per Min non erano semplici oggetti ma ricordi
importanti.
Min mi piace,mi sono piaciute le sue battute,il suo modo di
pensare fuori dalle righe e un po’ contorto,il suo essere “diversa” che poi
diversa non la era.
Ed Slaterton è il classico ragazzo americano,e il classico uomo e il
classico stronzo.
Per tutto il libro non capivo quale fosse il motivo per cui
si fossero lasciati perché era tutto perfetto,lui era il ragazzo perfetto
innamorato che se avesse potuto per lei avrebbe rubato la luna. Bisticciavano
ogni tanto ma alla fine facevano sempre pace e si amavano ancora di più,quindi
quello non era un motivo valido per
lasciarsi. Era tutto perfetto. Solo nell’ultimo capitolo l’ho capito,sono
caduta dal pero insieme a Min. Mai mi sarei aspettata una cosa del genere ed è
per questo che il libro mi è piaciuto,perché nel leggero sono diventata Min con
i suoi stessi paraocchi. Non ero il lettore freddo e distaccato che avrebbe
capito subito come stavano andando le cose ero lei inevitabilmente grazie alla
bravura dell’autore. E alla fine mi sono sentita anche io una sciocca per non
aver capito come stavano andando veramente le cose. Insomma quando si è
innamorati è vero che non si capisce più niente,come se avessimo un velo sugli
occhi. Forse è per questo che si sta così male quando un amore finisce,perché il
velo cade e ti rendi conto di quanto ingenua sciocca,stupida e chi più ne ha più ne
metta sei stata. L’orgoglio ferito poi è il più duro da curare.
Così eccomi qui a stringere al petto questo libro,a darmi
della stupida per averci messo così tanto a leggerlo e per non averlo
apprezzato fin da subito.
"Un sentimenti o te lo senti oppure no."